Il sardo (nome nativo sardu /ˈsaɾdu/, lìngua sarda /ˈliŋɡwa ˈzaɾda/ nelle varietà campidanesi o limba sarda /ˈlimba ˈzaɾda/ nelle varietà logudoresi e in ortografia LSC[11]) è una lingua[12] parlata in Sardegna e appartenente alle lingue romanze del ramo indoeuropeo. Per differenziazione evidente sia ai parlanti nativi, sia ai non sardi, sia agli studiosi, è considerata autonoma dagli altri sistemi dialettali di area italica, gallica e iberica: viene pertanto classificata come idioma a sé stante nel panorama neolatino.[13][14][15][16][17]
Dal 1997 la legge regionale riconosce alla lingua sarda pari dignità rispetto all'italiano.[8] Dal 1999, con la legge nazionale sulle minoranze linguistiche,[7][18][19] la lingua sarda, risultandovi inclusa assieme a undici altri gruppi, è de jure tutelata con diversi progetti finora sostenuti, per quanto ancora non risulti integrata in ambito scolastico per il suo apprendimento.
Fra le dodici comunità di minoranza, quella sarda è la più robusta in termini assoluti[20][21][22][23][24][25] benché in continua diminuzione nel numero di locutori[20][26] e lingua minoritaria in pericolo di estinzione.
- ^ Ti Alkire; Carol Rosen, Romance languages : a Historical Introduction, New York, Cambridge University Press, 2010, p. 3.
- ^ Lubello, Sergio (2016). Manuale Di Linguistica Italiana, De Gruyter, Manuals of Romance linguistics, p.499
- ^ AA. VV. Calendario Atlante De Agostini 2017, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2016, p. 230
- ^ The World Atlas of Language Structures Online, Sardinian.
- ^ La tipologia linguistica del sardo, Eduardo Blasco Ferrer https://revistas.ucm.es/index.php/RFRM/article/download/RFRM0000110015A/11140
- ^ Maurizio Virdis, Plasticità costruttiva della frase sarda (e la posizione del Soggetto), su Academia, Rivista de filologia romanica, 2000. URL consultato il 4 maggio 2024.
- ^ a b Legge 482, su camera.it. URL consultato il 25 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2015).
- ^ a b Legge Regionale 15 ottobre 1997, n. 26-Regione Autonoma della Sardegna – Regione Autònoma de Sardigna, su regione.sardegna.it. URL consultato il 25 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2021).
- ^ Legge Regionale 3 luglio 2018, n. 22-Regione autonoma della Sardegna – Regione Autònoma de Sardigna, su regione.sardegna.it. URL consultato il 25 novembre 2015.
- ^ United Nations Human Rights. Universal Declaration of Human Rights in Sardinian language..
- ^ Regione Autonoma della Sardegna, LIMBA SARDA COMUNA - Norme linguistiche di riferimento a carattere sperimentale per la lingua scritta dell’Amministrazione regionale (PDF), pp. 6, 7, 55.
«in altri casi, per salvaguardare la
distintività del sardo, si è preferita la soluzione centro-settentrionale, come nel caso di limba, chena, iscola,
ecc..»
- ^ Riconoscendo l'arbitrarietà delle definizioni, nella nomenclatura delle voci viene usato il termine "lingua" in accordo alle norme ISO 639-1, 639-2 o 639-3. Negli altri casi, viene usato il termine "dialetto".
- ^ «Da G. I. Ascoli in poi, tutti i linguisti sono concordi nell'assegnare al sardo un posto particolare fra gl'idiomi neolatini per i varî caratteri che lo distinguono non solo dai dialetti italiani, ma anche dalle altre lingue della famiglia romanza, e che appaiono tanto nella fonetica, quanto nella morfologia e nel lessico.» R. Almagia et al., Sardegna in "Enciclopedia Italiana" (1936)., Treccani, "Parlari".
- ^ Leopold Wagner, Max. La lingua sarda, a cura di Giulio Paulis (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2016). - Ilisso
- ^ Manuale di linguistica sarda., 2017, A cura di Eduardo Blasco Ferrer, Peter Koch, Daniela Marzo. Manuals of Romance Linguistics, De Gruyter Mouton, p. 209.
- ^ «Il sardo rappresenta un insieme dialettale fortemente originale nel contesto delle varietà neolatine e nettamente differenziato rispetto alla tipologia italoromanza, e la sua originalità come gruppo a sé stante nell’ambito romanzo è fuori discussione.» Toso, Fiorenzo. Lingue sotto il tetto d'Italia. Le minoranze alloglotte da Bolzano a Carloforte - 8. Il sardo, su treccani.it.
- ^ «La nozione di alloglossia viene comunemente estesa in Italia anche al sistema dei dialetti sardi, che si considerano come un gruppo romanzo autonomo rispetto a quello dei dialetti italiani.» Fiorenzo Toso, Minoranze linguistiche, su treccani.it, Treccani, 2011.
- ^ L. 15 dicembre 1999, n. 482 - Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche
- ^ L'UNESCO e la diversità linguistica. Il caso dell'Italia
- ^ a b «With some 1,6 million speakers, Sardinia is the largest minority language in Italy. Sardinians form an ethnic minority since they show a strong awareness of being an indigenous group with a language and a culture of their own. Although Sardinian appears to be recessive in use, it is still spoken and understood by a majority of the population on the island». Kurt Braunmüller, Gisella Ferraresi (2003). Aspects of multilingualism in European language history. Amsterdam/Philadelphia: University of Hamburg. John Benjamins Publishing Company. p. 238
- ^ «Nel 1948 la Sardegna diventa, anche per le sue peculiarità linguistiche, Regione Autonoma a statuto speciale. Tuttavia a livello politico, ufficiale, non cambia molto per la minoranza linguistica sarda, che, con circa 1,2 milioni di parlanti, è la più numerosa tra tutte le comunità alloglotte esistenti sul territorio italiano». De Concini, Wolftraud (2003). Gli altri d'Italia : minoranze linguistiche allo specchio, Pergine Valsugana: Comune, p. 196.
- ^ Lingue di Minoranza e Scuola, Sardo, su minoranze-linguistiche-scuola.it. URL consultato il 15 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2018).
- ^ Inchiesta ISTAT 2000 (PDF), su portal-lem.com, pp. 105-107.
- ^ What Languages are Spoken in Italy?, su worldatlas.com.
- ^ Andrea Corsale e Giovanni Sistu, Sardegna: geografie di un'isola, Milano, Franco Angeli, 2019, p. 188.
- ^ «Sebbene in continua diminuzione, i sardi costituiscono tuttora la più grossa minoranza linguistica dello stato italiano con ca. 1 000 000 di parlanti stimati (erano 1 269 000 secondo le stime basate sul censimento del 2001)». Lubello, Sergio (2016). Manuale Di Linguistica Italiana, De Gruyter, Manuals of Romance linguistics, p. 499